foto presa qui: http://www.flickr.com/photos/95056116@N00/
Ho lasciato la Finlandia e come un travelling scholar medievale, mi sono spostato in Svezia, con un viaggio in nave durato 17 ore.
Starò a Norrköping per circa 6 settimane. Norrköping è una cittadina industriale che potevano girarci Control, se non avessero trovato Nottingham. La zona industriale, prettamente su un isola in mezzo al fiume, è stata riconvertita in campus universitario, dove ‘lavoro’. Se guardo dalla finestra del mio ufficio vedo una ex fabbrica di mattoni rossi, un paio di camini, di quelli che buttavano fuori fumo nero e denso, un canale ed un cielo abbastanza grigiastro. La Manchester svedese.
Il primo finesettimana qui sono stato ad una specie di rave mascherato da newmediameeting, dove ad un certo punto un dj ha messo girls and boys, così d’improvviso ed io ho ballato, ma non capivo se era una roba ironica o che cosa o il revival del britpop passa anche da questo.
Comunque il giovedì dopo (4.10) sono stato a vedere lekman. A vedere lekman eravamo in pochi, tipo 200 persone. Il palco era piccolino ed ingabbiato in una specie di recinzione.
Il posto (hugo), vicino alla stazione, era un cocktail bar di provincia, un posto dove the people from the country go to look like the people from the city. Insomma un bar lunghissimo pieno di bottiglie di absolut bling bling, poltrone basse, specchi, buttafuori giganteschi, illuminazione studiata. I ragazzini coi cardigans ed i cheapmondays sembravano dannatamente fuoriposto. Le ragazzine coi cardigans ed i cheap mondays anche.
Forse quello che sembrava meno fuoriposto ero giusto io. Magari qualcuno mi ha anche scambiato per uno che era lì sicuro che ci fosse qualche buddah bar lounge compilation in diffusione invece di un concerto di lekman.
Apre una tipa, promise and the monster, che ha una voce tipo le tipe islandesi ed arpeggia con la chitarra acustica. Un po’ noiosa, ma forse mi sbaglio e fra una settimana è la next big thing per pitchfork. Poi arriva jens e la sua banda di tipe e viktor con il laptop che sembra davvero felice, il miglior ingaggio che gli sia mai capitato. Da l’ultima volta che l’ho visto due anni fa in tour con gli hidden cameras, jens sembra leggermente meno magro e pallido ed ha un riporto assurdo. Non che io non abbia un riporto o che non tenti di mascherare la stempiatura in qualche modo, ma il riporto di lekman è qualcosa di terribilmente simile a quello di donald trump.
Il gruppo di ragazze sembra composto da persone che hanno imparato a suonare con quelle canzoni lì, che magari hanno dei numerini sui tasti degli strumenti che indicano dove suonare, a parte la bassista, che è la mia preferita per come tiene il palco. Si potrebbe disquisire a lungo sulle bassiste, ma tralascio.
Jens ha una epiphone sheraton II, la chitarra che mi vorrei comprare se avessi i soldi per poterlo fare e funkeggia alla grande. Mi ricordo che con gli hidden cameras aveva suonato praticamente tutto con l’ukulele, che poi ha venduto o regalato mi pare. È anche un grande chitarrista e si diverte un sacco.
Ascoltando il disco nuovo, avevo pensato molto a come sarebbe stato difficile riporporlo dal vivo, con tutti quei samples, ma funziona davvero bene. Naturalmente la sassofonista e la trombettista hanno un groove da banda di paese, più che da motown, ma quando il groove serve veramente, allora partono i loops dal laptop hp di viktor e tutto si risolve alla grande.
a metà higher power, che stavo passando trasportato come in una chiesa davanti a qualcosa di caravaggio, una tipetta con il cardigan, la frangetta ed i cheapmondays mi si piazza davanti e comincia a scattare foto con una enorme macchina fotografica. Mi guardo attorno e percepisco la presenza di almeno cinque ragazzine frangettate con il cardigan ed i cheapmondays che fanno foto a jenslekman con delle enormi macchine fotografiche. Immagino che forse una di loro lavora per il giornale di norrköping e che le altre siano semplicemente dipendenti da flickr.
Mi piace un sacco it was strange time of my life, perchè il testo è davvero qualcosa di geniale, per come comincia e per come dice silencio e per come dal vivo dispone il dito nella posizione until it's simple message could not be denied. La melodia poi è forse una delle melodie più belle che lekman abbia mai scritto.
Poi quando ero in bagno parte you are the light, con l'intro dell'eurovisione, poi ci sono a postcard to Nina, che Lekman introduce con un lungo monologo su Berlino, dove capisco solo che ha mangiato falafel e dove regala un altro, per me, highlight del disco, cioè la frase, yours truly, jens lekman.
Norrköping è famosa in svezia per essere il luogo con la maggior concentrazione di parrucchiere/i, ciò è dovuto alla presenza di una scuola per parrucchieri/e. Jens parla della sua parrucchiera preferita, Shirin, che ha un negozio da parrucchiera nel suo appartamento di Kortedala. Shirin è la seconda canzone più bella mai scritta su una parrucchiera (Hairdresser on fire la batte perchè ha il miglior ritornello del mondo, so busy – busy busy – busy busy oh ooh oh ooh).
Poi c’è anche Friday night at the drive-in bingo, la canzone che spiega tutto quello che si dovrebbe sapere sul nord Europa e sui posti come Norrköping
there's a cow and an ostridge - just waiting for you
Il primo finesettimana qui sono stato ad una specie di rave mascherato da newmediameeting, dove ad un certo punto un dj ha messo girls and boys, così d’improvviso ed io ho ballato, ma non capivo se era una roba ironica o che cosa o il revival del britpop passa anche da questo.
Comunque il giovedì dopo (4.10) sono stato a vedere lekman. A vedere lekman eravamo in pochi, tipo 200 persone. Il palco era piccolino ed ingabbiato in una specie di recinzione.
Il posto (hugo), vicino alla stazione, era un cocktail bar di provincia, un posto dove the people from the country go to look like the people from the city. Insomma un bar lunghissimo pieno di bottiglie di absolut bling bling, poltrone basse, specchi, buttafuori giganteschi, illuminazione studiata. I ragazzini coi cardigans ed i cheapmondays sembravano dannatamente fuoriposto. Le ragazzine coi cardigans ed i cheap mondays anche.
Forse quello che sembrava meno fuoriposto ero giusto io. Magari qualcuno mi ha anche scambiato per uno che era lì sicuro che ci fosse qualche buddah bar lounge compilation in diffusione invece di un concerto di lekman.
Apre una tipa, promise and the monster, che ha una voce tipo le tipe islandesi ed arpeggia con la chitarra acustica. Un po’ noiosa, ma forse mi sbaglio e fra una settimana è la next big thing per pitchfork. Poi arriva jens e la sua banda di tipe e viktor con il laptop che sembra davvero felice, il miglior ingaggio che gli sia mai capitato. Da l’ultima volta che l’ho visto due anni fa in tour con gli hidden cameras, jens sembra leggermente meno magro e pallido ed ha un riporto assurdo. Non che io non abbia un riporto o che non tenti di mascherare la stempiatura in qualche modo, ma il riporto di lekman è qualcosa di terribilmente simile a quello di donald trump.
Il gruppo di ragazze sembra composto da persone che hanno imparato a suonare con quelle canzoni lì, che magari hanno dei numerini sui tasti degli strumenti che indicano dove suonare, a parte la bassista, che è la mia preferita per come tiene il palco. Si potrebbe disquisire a lungo sulle bassiste, ma tralascio.
Jens ha una epiphone sheraton II, la chitarra che mi vorrei comprare se avessi i soldi per poterlo fare e funkeggia alla grande. Mi ricordo che con gli hidden cameras aveva suonato praticamente tutto con l’ukulele, che poi ha venduto o regalato mi pare. È anche un grande chitarrista e si diverte un sacco.
Ascoltando il disco nuovo, avevo pensato molto a come sarebbe stato difficile riporporlo dal vivo, con tutti quei samples, ma funziona davvero bene. Naturalmente la sassofonista e la trombettista hanno un groove da banda di paese, più che da motown, ma quando il groove serve veramente, allora partono i loops dal laptop hp di viktor e tutto si risolve alla grande.
a metà higher power, che stavo passando trasportato come in una chiesa davanti a qualcosa di caravaggio, una tipetta con il cardigan, la frangetta ed i cheapmondays mi si piazza davanti e comincia a scattare foto con una enorme macchina fotografica. Mi guardo attorno e percepisco la presenza di almeno cinque ragazzine frangettate con il cardigan ed i cheapmondays che fanno foto a jenslekman con delle enormi macchine fotografiche. Immagino che forse una di loro lavora per il giornale di norrköping e che le altre siano semplicemente dipendenti da flickr.
Mi piace un sacco it was strange time of my life, perchè il testo è davvero qualcosa di geniale, per come comincia e per come dice silencio e per come dal vivo dispone il dito nella posizione until it's simple message could not be denied. La melodia poi è forse una delle melodie più belle che lekman abbia mai scritto.
Poi quando ero in bagno parte you are the light, con l'intro dell'eurovisione, poi ci sono a postcard to Nina, che Lekman introduce con un lungo monologo su Berlino, dove capisco solo che ha mangiato falafel e dove regala un altro, per me, highlight del disco, cioè la frase, yours truly, jens lekman.
Norrköping è famosa in svezia per essere il luogo con la maggior concentrazione di parrucchiere/i, ciò è dovuto alla presenza di una scuola per parrucchieri/e. Jens parla della sua parrucchiera preferita, Shirin, che ha un negozio da parrucchiera nel suo appartamento di Kortedala. Shirin è la seconda canzone più bella mai scritta su una parrucchiera (Hairdresser on fire la batte perchè ha il miglior ritornello del mondo, so busy – busy busy – busy busy oh ooh oh ooh).
Poi c’è anche Friday night at the drive-in bingo, la canzone che spiega tutto quello che si dovrebbe sapere sul nord Europa e sui posti come Norrköping
there's a cow and an ostridge - just waiting for you
a glass of apple cider - just waiting for you
the smell of 1952 - just waiting for you
and all I'm doing here is just waiting for you