Interflug

perjantaina, heinäkuuta 28, 2006

I will be in the bar with my head on the bar

beh insomma, io il pezzo l’avevo registrato e spedito per tempo e mi sono sempre premurato di scrivere per sapere se era arrivato. poi boh, magari non gli é piaciuto, non andava bene, qualcun’altro ha spedito una versione migliore della mia. io un po’ ci credevo alla storia della prima compilation tributo omaggio al gruppo col nome ispirato alla traduzione inglese di una serie di romanzi di cécile aubry. invece niente. ma forse dovrebbe sempre andare cosí. insomma il gruppo con il nome di un cartone animato giapponese, ispirato da una serie di romanzi dell’autrice francese cécile aubry, adesso é un gruppo che ha fatto un casino di cidí. si sono arricchiti. sono dei venduti. gli fanno pure i tributi, come se fossero i grateful death. forse é meglio cosí. anche dal punto di vista poetologico. loro sono un gruppo che ha sempre scritto di perdenti, di ragazze che si interessavano di S/M e studi biblici, di tipi che in ascensore venivano guardati dall’alto in basso, di tipi che erano dei cucú, ma che facevano jogging, di rane divertenti e di candeggi sbagliati e di cani sfigati con le ruote, di studenti dell’universitá di glasgow che venivano mollati dalla ragazza sbagliata, ma poi c’era sempre norman blake che era tuo padre e ti comprava una chitarra. quindi magari un giorno scriveranno di un tipo che, un giorno che aveva nevicato davvero tanto, registra una loro canzone, magari una che parla di un sindaco, usando un pattern di batteria elettronica ripetitivo, che annoia a morte, scaricato da un qualche sito di batterie elettroniche vintage etc. etc. e poi lo mette su un cidí, in una versione emmepitré a 190 kibt/s e lo avvolge in carta bullonata, ci scrive l’indirizzo e lo imbusta in una buca delle lettere in cima alle scale mobili, una mattina qualsiasi dell’anno scorso, andando al lavoro. poi dopo alcuni mesi legge su un blog che il disco tributo esce la settimana prossima. poi quando il tributo esce non trova la sua canzone ed allora si intristisce, decide, come un perdente che si rispetti, di non mettere la canzone sul suo blog e nemmeno su myspace, ma di parlarne un po’, cosí per farsi compatire. dove cavolo é norman blake quando uno ne ha bisogno?

torstaina, heinäkuuta 20, 2006

well well well


You Are 66% Indie

You're a very indie person, and admit it, you look down a little on people who strive to be normal.
You'll indulge in a little mainstream pop culture every now and then. But for you, anything not indie is a guilty pleasure!

tiistaina, heinäkuuta 11, 2006

There's a little man in a little house
With a little pet dog and a little pet mouse
I know where he lives and I visit him
We have sunday tea, sausages and beans
I know where he lives
Cause I know where Syd Barrett lives

He was very famous once upon a time
But no one knows even if he's alive
But I know where he lives and I visit him
In a little hut in Cambridge
I know where he lives
Cause I know where Syd Barrett lives

maanantaina, heinäkuuta 10, 2006

a man, a prophet

ieri al Ruisrock di Turku, poche ore prima della finale, il moz ha affermato piú o meno questo: 'the result of the match has been fixed and the winner will be... italy'.
Questa la set list:

Panic
The Youngest Was The Most Loved
In The Future When All's Well
You Have Killed Me
The father who must be killed
Ganglord
Girlfriend In A Coma
Let Me Kiss You
I'll Never Be Anybody's Hero Now
I Will See You In Far-off Places
Life Is A Pigsty
To me you are a work of art
I Just Want To See The Boy Happy
First Of The Gang To Die
Irish Blood, English Heart
How Soon Is Now?