Interflug

maanantaina, marraskuuta 27, 2006

Vado al cinema con la comproprietaria a vedere maria antonietta. La comproprietaria adora la coppola dal padrino parte terza. Addirittura sostiene che la parte terza è molto meglio della parte prima.

In ogni caso la Dunst all’inizio guarda fuori dalla carrozza come la Johansson guardava fuori dal taxi, con la faccia sognante da flâneuse dans l’automobile, con la faccia di una che pensa take me anywhere I don’t care I don’t care i don’t caaa-re.

Il film scorre, arrivano le scarpe, i dolci, le chucks, i radio dept., i new order, gli orchestral manoeuvres in the dark (o li ho sognati?), siouxsie, la figlia coi riccioli biondi (che immagino in realtà figlia di qualche architetto parigino amico della coppola), gli strokes etc. Mangio liquerizie e rifletto un po’ sui cicli di cento anni, sul fatto che gli anni delle crisi sono sempre gli stessi: i settanta/ottanta. Usare la musica dei 1989 per colonna sonora del 1789 non è una cattiva idea, anzi, funziona. Piano piano peró comincio ad avvertire una strana sensazione: la sala è piena di ragazzine frangettate con i cheap mondays, a parte me e la comproprietaria. La comproprietaria però, essendo donna ed essendo nordica, condivide, ricorda, rivive, quello che il 99% della sala vede riflesso sullo schermo: la riproposizione delle loro vite di teenagers nordiche. Quindi quando dopo la festa si va a vedere l’alba e si stappa l’ultima bottiglia, tutte ridono e mormorano che l’estate scorsa, al festival x nella foresta y, blah blah blah. Immaginatevi quando il tipo belloccio si presenta come capitano (mi pare) dell’esercito svedese, quasi il cinema crolla tra sospiri e risatine, visto che assomiglia al tipo x conosciuto sul traghetto y per stoccolma e via di seguito.

Io al massimo potevo identificarmi in Steve Coogan, che esibiva il peggior taglio di capelli mai esibito in un film: una specie di mullet grigiastro che avrebbe fatto vergognare un motociclista di düsseldorf in un concerto degli scorpions nel 1989.

torstaina, marraskuuta 16, 2006



Nevermind the blossoms è il geniale titolo di una compilation della Ugly Dog. Compratela perchè:

1) ci sta la mia canzone di'ispirazione vittoriana 'Think of England'

2) ci sono gruppi molto interessanti, tipo i Les Mans avec les lunettes, i Mr60, i Morose, i Comaneci e altri che non conosco ancora, ma che quando mi arriverà la compila ascolteró con curiosità etc.

3) costa solo 9 euri

4) ha un titolo eccezionale, che mi ha fatto pensare a glasgow, anche se non so esattamente perché, forse perché i giochi di parole mi fanno venire in mente solo gruppi di glasgow, non so mi viente in mente ‘(don’t make) star wars’ (bmx bandits) oppure ‘oliver twisted’ (vaselines)

5) odio i gatti, mi piacciono i cani anche quelli brutti, quindi questi ragazzi devono per forza essere simpatici

6) lo-fi è il lo-fi è il lo-fi è il lo-fi (getrude stein, ripetere anche con il sostantivo diy invece di lo-fi)

7) la copertina non sembra male

8) The Ugly Dog Syndicate is a collective of artists. The focus of the project is on human / artistic relationship instead of businnes. The purpose of the Syndication is to support independent artists/labels cooperation through split-cds and co-releases. We are also working on some camps/backdoorfstival to allow us to meet each other, and of course make some project togheter. The project involves at the moment mostly music, but we're opened to "other fields artists" as well. If you're wondering to send us some song you're welcome, but please, consider to listen some songs you find in these pages, and visit some links also, so that you can have an idea about the music we like.