I will be in the bar with my head on the bar
beh insomma, io il pezzo l’avevo registrato e spedito per tempo e mi sono sempre premurato di scrivere per sapere se era arrivato. poi boh, magari non gli é piaciuto, non andava bene, qualcun’altro ha spedito una versione migliore della mia. io un po’ ci credevo alla storia della prima compilation tributo omaggio al gruppo col nome ispirato alla traduzione inglese di una serie di romanzi di cécile aubry. invece niente. ma forse dovrebbe sempre andare cosí. insomma il gruppo con il nome di un cartone animato giapponese, ispirato da una serie di romanzi dell’autrice francese cécile aubry, adesso é un gruppo che ha fatto un casino di cidí. si sono arricchiti. sono dei venduti. gli fanno pure i tributi, come se fossero i grateful death. forse é meglio cosí. anche dal punto di vista poetologico. loro sono un gruppo che ha sempre scritto di perdenti, di ragazze che si interessavano di S/M e studi biblici, di tipi che in ascensore venivano guardati dall’alto in basso, di tipi che erano dei cucú, ma che facevano jogging, di rane divertenti e di candeggi sbagliati e di cani sfigati con le ruote, di studenti dell’universitá di glasgow che venivano mollati dalla ragazza sbagliata, ma poi c’era sempre norman blake che era tuo padre e ti comprava una chitarra. quindi magari un giorno scriveranno di un tipo che, un giorno che aveva nevicato davvero tanto, registra una loro canzone, magari una che parla di un sindaco, usando un pattern di batteria elettronica ripetitivo, che annoia a morte, scaricato da un qualche sito di batterie elettroniche vintage etc. etc. e poi lo mette su un cidí, in una versione emmepitré a 190 kibt/s e lo avvolge in carta bullonata, ci scrive l’indirizzo e lo imbusta in una buca delle lettere in cima alle scale mobili, una mattina qualsiasi dell’anno scorso, andando al lavoro. poi dopo alcuni mesi legge su un blog che il disco tributo esce la settimana prossima. poi quando il tributo esce non trova la sua canzone ed allora si intristisce, decide, come un perdente che si rispetti, di non mettere la canzone sul suo blog e nemmeno su myspace, ma di parlarne un po’, cosí per farsi compatire. dove cavolo é norman blake quando uno ne ha bisogno?