Interflug

keskiviikkona, huhtikuuta 05, 2006



Ilmozzini sale sul palco come un pugile e attacca “First of the gang to die" seguita da "Still ill" senza fiatare. Frusta il palco con il cavo del microfono, inclina la testa, muove le sopracciglia, alza le braccia, piega le gambe.

Sul palco gli altri cinque, presentati come "the tormentors" fanno il loro dovere, soprattutto sui pezzi nuovi. "Life is a pigsty" funziona davvero bene, con un timpano gigantesco nel finale.

"Half a person", "Girlfriend in a coma" e "Last night I dreamt that somebody loved me" fanno venire da piangere.

La pelle della cassa della batteria ha i colori della bandiera italiana e nel merchandise c'é una T-shirt con uno scudetto tricolore.

In "You have killed me" cambia leggermente il testo: invece di "accattone you'll be", canta "Fellini you'll be" e aggiunge il nome Anna a "Magnani you'll never be".

Prima del concerto la musica in diffusione è terminata con "La ballata del Cerutti", che immagino nessuno conosca fuori della Lombardia. E' un vecchio pezzo di Gaber, una storia di malavita milanese simile alla storia di Hector. Adesso che ci penso potrebbe essere Gaber anche il ragazzo con la chitarra nella gigantografia dietro il palco, ma non ci giurerei.

Roma : Milano = London : Manchester?

Butta la camicia rosa nel pubblico, dopo essersela passata sul viso. All'uscita Antti mi mostra un brandello rosa, tessuto italiano immagino, che sua moglie ha conquistato nella lotta. Lo annuso. Sembra intinto in un costosissimo aftershave che non riconosco.

Ogni tanto, tra un pezzo e l'altro, dice "ciao"

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